Armando Bufardeci

Figlio di un ragusano e di una bolzanina, Armando nasce in Sicilia e fin da subito porta in sé quest’unione perfetta tra nord e sud. Dopo la laurea in ingegneria civile inizia le sue prime esperienze di cooperazione internazionale in Guinea Bissau nei settori dell’acqua, delle energie rinnovabili e del micro-credito. Nel 2010 è ad Haiti colpita da un catastrofico terremoto. Rientra dopo due anni e mezzo e rincontra colei che diventerà sua moglie, decide di seguirla in Mozambico e poi in Etiopia. È da qui che Armando ed Elena organizzano il loro matrimonio. Dopo questa missione, i due ripartono insieme alla volta del Mozambico. Come esperto per acqua e igiene Armando affronterà un susseguirsi continuo di crisi, tra cui siccità, un ciclone e un’epidemia di colera. Le emergenze per fortuna si risolvono e, come nelle più belle fiabe, arriva il lieto fine: Elena aspetta un bambino. Decidono di tornare in Italia per godersi l’arrivo di Lele e i suoi primi sorrisi. Dopo soli tre mesi Armando riceve una chiamata da MSF dove ci sarebbe bisogno di un esperto in acqua e igiene in Grecia nel campo rifugiati di Moria. Poco dopo il suo rientro in Italia è tempo di partire per la prima missione di famiglia in Mozambico! Elena come medico del pronto soccorso a Beira e Armando come logista. E Lele? Naturalmente è con la sua mamma e il suo papà in Mozambico. Una cosa è certa: biondo e con gli occhi azzurri difficilmente vincerà a nascondino con i suoi nuovi amici!

Copertina Storia di Ashanafi

Storia di Ashanafi

Un Pinocchio dei nostri giorni

Questo libro è il frutto dell’incontro tra Armando Bufardeci e i Salesiani di Don Bosco, in Etiopia: un’esperienza fatta di storie personali, di lavoro nell’ambito della cooperazione internazionale e di vicinanza ad un popolo, quello etiope, ancora purtroppo vittima della povertà e delle disuguaglianze. I salesiani sono presenti in Etiopia da oltre 40 anni con un lavoro quotidiano, fianco a fianco, nell’ambito dell’educazione in favore dei più piccoli, dei più poveri e degli emarginati.