Società ed economie globali in ripartenza

Perchè in questo momento di crisi economica si parla di cigno nero, espressione con cui Taleb nel 2009 ha indicato un evento imprevisto e imprevedibile che può avere conseguenze dirompenti? In che modo il governo dovrebbe realizzare un piano industriale a medio e lungo termine per dare impulso alla modernizzazione dell’Italia? È finalmente giunto il momento per l’Europa di andare oltre le politiche di austerità? Ci può realmente essere il rischio, come si sente dire da alcune parti politiche, che alcune delle riforme scelte dal Consiglio europeo per l’applicazione del Recovery fund possano essere contrarie ai nostri interessi nazionali? È finito un mondo e dobbiamo imparare a relazionarci con uno nuovo? Quale sarà il futuro del lavoro, anche alla luce dell’utilizzo di nuove tecnologie smart con cui abbiamo iniziato a fare i conti durante il lockdown? Avrà ancora valenza il vecchio sistema delle relazioni sindacali?

Di questo ed altro si è parlato con Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale Assocamerestero, autore del libro Lockdown upside down, Società ed economie globali in ripartenza, Fralerighe Edizioni, durante l’intervista di Massimo Maria Amorosini che potete seguire al link di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=9azCEo8zo6k&feature=youtu.be

Ripresa, ripartenza, rilancio, rinascita, ricostruzione … tanti termini si incontrano e si intrecciano nel definire le prospettive del post Coronavirus. Parole che tornano sempre dopo gravi crisi economiche, anche per segnare i cambiamenti rispetto al passato.

Lo sostiene Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero e Docente di Economia Politica, nel libro Lockdown upside down, Società ed economie globali in ripartenza, che analizza la ripartenza della società economica su nuovi paradigmi.

Non sarà più come prima. Si dice solitamente così dopo gravi crisi economiche, per sottolineare i cambiamenti rispetto al passato. Poi c’è una fase di assestamento.

Per la crisi indotta dalla pandemia la frase sembra però essere proprio reale: questa crisi è radicalmente differente da tutte le altre, perché è contemporaneamente crisi sociale e crisi economica, destinata a modificare i futuri modelli di comportamento e le relazioni tra le persone – spingendo verso l’utilizzo immane e diffuso delle tecnologie digitali – e, quindi, forme e modi della socialità, persino i rapporti tra Stati – con la probabile affermazione di nuove egemonie mondiali. Inoltre, arriva quando ancora in tante parti del mondo non si erano recuperati i livelli di sviluppo antecedenti al 2007-08.

Queste pagine danno conto di alcuni aspetti salienti della crisi Covid-19 per comprendere se da questo percorso possa effettivamente emergere un mondo diverso e un modo differente di gestire le relazioni tra i paesi, tra i mercati e tra le persone, delineando un nuovo impegno per una “ripartenza”, più orientato alla cooperazione e ai valori basilari della convivenza umana e civile.