Le scuole popolari

Per l’accompagnamento e l’inclusione sociale di soggetti a rischio di esclusione
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    9788866960041
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    176 pp.
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    0,99

Dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2011 l’associazione FOCUS-Casa dei Diritti Sociali ha coordinato le attività di più di dieci scuole popolari. Le azioni principali sono state quelle di favorire e mantenere il contatto tra le scuole, raccogliere e scambiare le esperienze e sviluppare le metodologie di intervento. L’attività principale della scuole coinvolte è consistita nell’insegnamento della lingua italiana (L2); si tratta, tuttavia, di un’attività intorno alla quale sono stati predisposti una serie di interventi di inclusione sociale che vanno dall’assistenza sanitaria e legale alla  realizzazione di laboratori interculturali finalizzati a sostenere e valorizzare i percorsi d’inte(g)razione sociale dei migranti a partire dal loro bagaglio culturale. Lungi dal proporre un processo a senso unico di acculturazione, l’obiettivo principale delle scuole è consistito e consiste nel garantire accoglienza e rappresentatività alle differenze, definendo un sistema di relazioni fondato sul riconoscimento delle lingue e delle culture native dei migranti e sull’offerta di una pluralità di strumenti utili per conoscere e orientarsi meglio nel “sistema Italia”.
Il volume dà conto della vita e della esperienza di queste 13 scuole popolari nell’anno scolastico 2010-2011. Le rigorose esperienze e le buone pratiche delle scuole popolari garantiscono interventi laici, gratuiti e densi di sperimentazioni didattiche interculturali. Le buone pratiche qui presentate possono svilupparsi perché le metodologie e gli strumenti in elaborazione nelle scuole popolari sono sostenibili per le persone allontanate o non ammesse dal sistema formativo: migranti, disabili, giovani, adulti espulsi dal sistema produttivo. Le scuole popolari contribuiscono alla riscoperta delle esperienze e delle conoscenze che ogni persona ha e con queste risorse sviluppano prassi democratiche di conoscenza, di inte(g)razione sociale, di intercultura, di cittadinanza.
Le buone pratiche realizzate sono la base e il fondamento di nuove scuole popolari in avvio nei prossimi mesi a partire dalle esperienze più consolidate, come la rete Scuolemigranti a Roma, e dalle centinaia di realtà diffuse in tutta Italia che realizzano, contemporaneamente, attività di sportello, di accoglienza e di orientamento e attività di insegnamento-apprendimento della lingua italiana. Le relazioni presentate al Seminario conclusivo di Gaeta del 27 giugno 2011 sono state composte, organizzate per aree tematiche ed integrate con le introduzioni ai singoli capitoli e con gli interventi dei professori Anna De Meo e Massimiliano Fiorucci, curatori del volume.